Nella Luce della Verità

Messaggio Graal di Abdrushin


1. LIBRO ◄ ► 2. LIBRO
Deutsch
English
Francais
Español
Português
Русский
Український
Magyar
Česky
Slovensky
Contenuto


La Vita

Il concetto dell'essere umano sulla vita era fino ad ora sbagliato. Qualunque cosa che lui ha denominato la vita non è nulla altro che un movimento impulso, che dovrebbe essere considerato appena come il naturale effetto della vera vita.

In tutta la Creazione è, pertanto, formando, maturando, conservando e disintegrando solamente l'effetto susseguente del movimento più o meno forte. L'intelletto umano esplorato quello movimento come se fosse la cosa più elevata e trovò lì suo limiti. Non può andare più in là nelle sue investigazioni, per essere egli stesso un prodotto di quello movimento. Per quel motivo, lo denominò, per essere il massimo del suo riconoscimento, semplicemente di “forza” o “forza viva”, o lo denominò anche di “vita”.

Tuttavia, non è né forza neanche vita, ma solamente un effetto naturale ed inevitabile di quello; perché forza esiste solamente nella propria vita, è un solo cosa con lei, inseparabile. Ogni volta, dunque, che la forza e la vita sono inseparabili, la Creazione, tuttavia, è solamente formata, conservata e nuovamente disintegrata per il movimento, neanche si può parlare di forza o di vita dentro la Creazione.

Chi, pertanto, voglia parlare di scoperta della forza primordiale o perfino in utilizzazione della forza primordiale per mezzo di macchini si sbaglia, perché neanche potrà trovare quella forza dentro la Creazione. Considera come tale qualcosa di differente e solamente lo nomina, secondo la sua accezione, erroneamente come “forza”. Una tale persona prova con quello, tuttavia, non avere idea alcuna dei fenomeni nella Creazione o di quella propria Creazione, per quello che, tuttavia, non può essere censurata; perché lui condivide quella ignoranza con tutti i suoi simile, imparato o ignorante.

Perciò, io ho parlato nel mio Messaggio dall'inizio da una “forza” fluisce attraverso la Creazione, perché io potessi fare molto solamente così in agli esseri umani comprensibile.

Loro non avrebbero compreso le mie spiegazioni. Ma ora può proseguire e dare un'immagine, che riflette di forma realistica gli avvenimenti di tutti i fenomeni. Questa descrizione è nuova, ma non altera niente dei miei chiarimenti fino a qui date, tuttavia tutto rimane esattamente come io disse e è reale. Il nuovo nella mia attuale presentazione è solamente apparente, perché di questa volta io l'illumino in maniera differente.

Trovo quell'una base ferma, un gran bicchiere, nella quale l'essere umano può collocare tutto quello, che fu detto al presente Messaggio come un contenuto gorgogliante in continuo movimento, con quello che fa allora un tutto, qualcosa che forma incondizionatamente un insieme, qualcosa che confluisce. Così, l'essere umano voglia una visione globale, per lui inesauribile, armonizzando in tutto, del grande fenomeno fino ad allora ignorato per lui, egli quale contiene in se suo proprio evolvere ed esistere.

L'ascoltatore e il lettore cerca ora pittoricamente immaginare, che cosa ho srotolarlo:

Vita, vita reale è qualcosa di completamente autonoma, completamente indipendente. Del contrario, non dovrebbe essere denominato di “vita”. Quella, tuttavia, ti trovi solo in Dio! Ed ogni volta che è stato di Dio niente è realmente “vivo”, anche solo Egli ha la forza, che risiede nella vita. Unicamente Egli, pertanto, è il frequentemente chiamata forzi primordiale o, d'altra parte, “la forza”! E nella forza, a sua volta, risiedi la Luce! L'espressione “Luce primordiale” per quello è tanto errata quanto l'espressione “forza primordiale”; perché esiste semplicemente solamente quella pura Luce e quella pura forza: Dio!

L'esistenza di Dio, della Forza, della Luce, pertanto, della Vita, già per se condiziona solo le Creazioni! Perché la Luce viva, la forza viva non può evitare irradiazioni. E quelle irradiazioni, dunque, contengono tutta la cosa necessaria per la Creazione.

L'irradiazione, tuttavia, non è la propria Luce!

Pertanto, tutto quello che esisti fuori di Dio ha esclusivamente la sua origine nell'irradiazione di Dio! Quell'irradiazione, tuttavia, è per la Luce un effetto evidente. Ed in quell'effetto è esistito sempre, dall'eternità.

L'intensità dell'irradiazione è, dunque, nella vicinanza della Luce, naturalmente i più forte, in modo che in quello non può avere nessun altro movimento eccetto il più assoluto e rigoroso movimento verso davanti, che risiede nell'irradiazione. Così emana da Dio per lontano, per distanze leggendarie, il cui estensione un spirito umano non riesce ad immaginare.

Là, tuttavia, dove quell'incondizionato impellere in avanti che corrisponde ad una pressione enorme continua, per ultimo, diminuisce un po', il movimento fino ad allora solamente spingitore passa per un modo circolare. Quello modo circolare è provocato per il fatto, che l'attrazione interprete della forza viva attrae simultaneamente nuovamente tutto quello, che è stato lanciato verso oltre quello limiti dell'irradiazione integrale, fino al punto dove predomina il movimento, che solamente impelle verso davanti. Si originano così i movimenti circolari in forma ellittica, per non essere un movimento proprio, ma solamente prodotto per il lancio per là di un certo punto e la susseguente ritrazione provocata per l'attrazione che risiede nella forza, pertanto, nel proprio Dio.

In questi movimenti circolari ora, dove l'enorme pressione dell'irradiazione diretta diminuisce, origina naturalmente anche un leggero raffreddamento e di lì, da parte sua, una determinata sedimentazione.

La sedimentazione bassa più, o si allontana più della più forte irradiazione originale, è, tuttavia, sempre ancora sostenuta per l'attrazione della forza che ogni penetrando, contiene, tuttavia, simultaneamente sempre ancora sufficiente forza propulsiva dell'irradiazione, per quello che, da parte sua, sorgono nuovi movimenti circolari, che rimangono dentro limita sempre differenti, tuttavia, molto determinati. Di quella forma succede sedimentazione dietro sedimentazione, si forma ellitticamente in quell'un piano di movimento per circolare dietro un altro, che producono agglomerazioni e, per ultimo, formi sempre di più fermi, sempre di più distanti dell'irradiazione originale e del suo colossale pressione propulsiva.

Le gradazioni che da lì si originano costituiscono piani, dove si riuniscono e si mantengono determinate specie, come il grado del suo raffreddamento. Questi piani o specie ho descritto già nel mio Messaggio, come essendo i grandi piani basilari dello spirituali, nel posto più elevato della Creazione, seguendosi dopo l'entità, la materia fine e per ultimo la materia grossolana con le sue molte gradazioni. Che con quello tutte le specie più perfette siano più nelle alte, più prossime del punto di origine, per più assomigliarsi con lui, è naturale, ogni volta che per su questi l'attrazione della forza viva deve agire più forte da modo. — —

Come ho detto prima, è esistita sempre quell'irradiazione della Luce di effetto tanto inconcepibile, dall'eternità.

Tuttavia, Dio non ha lasciato quell'irradiazione agire ed andare oltre quello, che limiti fino a quell'in cui incondizionatamente la corrente, che spinge formava ancora una linea retta, in modo che l'irradiazione puro divino, senza raffreddamento e senza i sedimenti di lì risultante, rimanesse ancora risplendente in tutta la chiarezza. Quello costituisca, col proprio Dio, la sfera divina eterna! In quella chiarezza non potè sorgere mai turbamento, quindi neanche nessuna deviazione, nessuna alterazione. Armonia solamente completa con l'origine, la propria Luce, era possibile. Ed ella si sente inseparabilmente legata a Dio, perché quella irradiazione della forza viva, come il suo effetto naturale, non può essere evitata.

A quella sfera divino che si trova sotto la pressione, inconcepibile allo spirito umano, della massima prossimità della forza viva, appartiene, come estremo punto di delimitazione ed ancoraggio, il Burgo del Graal propriamente detto, ad immaginarsi anche come l'estremo polo opposto terminale. Egli si trova, quindi, ancora in quello circolo del divino ed esiste per quel motivo da tutta l'eternità, e rimarrà inalterato per tutta l'eternità, benché la Creazione un giorno dovesse diminuirsi a rottami.

Di quella forma è stato da tutta l'eternità. Qualcosa non comprensibile per lo spirito umano.

Solamente quando Dio nell'il Suo volontà la grande parola: “Sia fatta la Luce!”, le irradiazioni si lanciarono, oltre quello limiti fino ad allora desiderato, per lo spazio senza Luce, portando movimento, caldo. E di quella forma ebbe inizio la Creazione che, generando lo spirito umano, potè divenire la sua patria.

Dio, la Luce, non ha bisogno di questa Creazione. Se Egli limitare nuovamente l'irradiazione fino al punto dell'inevitabile, di modo ad eccedere solamente una sfera della purezza divino, dove non potè succedere mai un turbamento, come già è stato prima, allora, è arrivato il fine per tutto il resto. Ma con quello finirei anche l'esistenza della creatura umana, che solo in lei puoi stare cosciente! —

L'irradiazione immediata della Luce può generare solo qualcosa di perfetto. Nelle alterazioni di quella prima pressione, tuttavia, che si originano risultato delle distanze ogni volta maggiori, quella perfezione originale diminuisce, perché nel raffreddamento progressivo si separano continuamente parti individuali e rimangono verso dietro. Purezza nella perfezione condiziona la pressione dell'irradiazione divino nella sua più alta potenza, come solamente è possibile nella prossimità di Dio. La pressione genera movimento, risultando lì riscaldamento, caldo ed incandescenza. La pressione, a sua volta, è solamente l'effetto della forza, non la propria forza; così come le irradiazioni si originano solamente basso la pressione della forza, ma non sono la propria forza. Per quel motivo, le irradiazioni nella Creazione sono anche solamente la conseguenza di un movimento corrispondente che, a sua volta, deve orientarsi per la rispettiva pressione. Dove, pertanto, non ci siano irradiazioni nella Creazione, c'è neanche movimento o, come dicono erroneamente le persone, nessun “vita”. Perché ogni movimento irradia, e la paralizzazione è la niente, l'immobilità, famosa di morte per le creature umane. Così, anche il grande Giudizio si realizzerà solo per mezzo della maggiorata pressione di un raggio divino, mediato per un inviato di Dio incarnato nella materia grossolana, al quale Dio ha dato una scintilla della Sua forza viva. Solamente potrà resistere alla pressione di quella scintilla di forza vivere, che naturalmente non può essere tanto forte come la poderosa pressione della forza viva nel proprio Dio-Padre, tutto quello che vibri correttamente nelle leggi dell'effetto della forza di Dio! Di quella forma, è fortificato, ma non trasformato in incandescenza bianca, perché ferma quello non basta l'irradiazione della forza della scintilla. Tutto quello che è perturbatore, tuttavia, sarà estratto, impulso verso fosse dei suoi falsi movimenti, distrutto e disintegrato, per quello che l'irradiazione della forza della scintilla è completamente sufficiente. Così, il grande Giudizio di Dio si processa di forma completamente naturale e non rimane, per per caso, individuo ad un arbitrio dell'inviato di Dio. Succede semplicemente basato nella legge di irradiazioni, che ci fu formarsi come conseguenza dell'irradiazione della forza di Dio; perché tutto quello che si muove correttamente nel pensare e nell'agire irradia nella materia grossolana la colore violetta.

Ma, quello che è delle tenebre, del male, o si inclina verso lui, sia nel pensare o nel desiderare, presenta uno giallo turbo. Quelli due colori sono ora fondamentali per il Giudizio! Secondo la forza di una volontà o di un'azione, le irradiazioni sono anche deboli o forti. Con l'inviato di Dio viene per la Creazione un raggio di Luce divino di modo inalterato, con quello, anche qui per la Terra! La Luce divino fortifica ed eleva il bene, pertanto, tutto quanto abbia il colore violetta terrena, mentre il giallo turbato terreno è disintegrato e distrutto per lei.

Come la specie e la forza di una volontà o di un'azione, è più forte o più debole l'irradiazione. E, di accordo con quello, si formano, allora, anche la specie e la forza dell'effetto giudicante del raggio di Luce divino, in immutabile giustizia!

Può molto bene essere detto, che la Creazione si trova avvolta e attraversato per una gigantesca rete di irradiazioni multicolori. Quelle irradiazioni, tuttavia, sono solamente l'espressione dei diversi movimenti, che hanno la sua origine nella pressione della forza viva in Dio. Con altre parole: Dio nella Sua forza viva mantiene la Creazione. Tutto quello è certo, poco importando come la forma di espressione eletta per tanto, deve essere solamente conosciuta con esattezza l'origine certa ed il progressivo corso evolutivo, sposo voglia fare qualcosa con quello.

Come, dunque, il grado massimo di caldo fa arroventare fino al bianco, cosi è anche nella sfera divino, non appena che, con la diminuzione dei gradi, sorgono a poco a poco altri colori e, col raffreddamento, tutto ti converti sempre di più denso!

Per proseguire chiarendo in quelli concetti terreni, io voglio dire che lo spirito umano non può mai divenire bianco-incandescente, perché si originano in un piano, dove la pressione si trovava in pendio, non più essendo capace di produrre quello grado massimo di caldo. Così, nella sua origine, egli è di una specie che non più può sopportare coscientemente quello grado massimo di forza. O si può dire ugualmente: solamente con un raffreddamento molto determinato sorge quello che è spirituale e può divenire cosciente. Anche la specie, della quale si originano il “spirito”, è solamente ancora un sedimento dalla sfera divino, che c'era formarsi dovuto al leggero raffreddamento, e così davanti.

Tuttavia, ora quello gradualmente ancora Lei ampia più. Il primo sedimento della sfera divino forma il puro spirituale, da onde si originano i primordialmente creati. E solamente il sedimento di questi produce la specie, della quale possono svilupparsi gli spiriti umani. Il sedimento di quella specie, per la sua volta, produce l'entità, del quale si sedimenta la materia fine che, a sua volta, produce come ultimo quello che è di materia grossolana. Tuttavia, esistono lì nonostante moltissimi scalini intermediari di ognuna delle specie basilari qui menzionate, perfino nel divino, i quali, come transizioni, devono rendere possibile il legame.

Il primo sedimento proveniente della sfera divino è, come facilmente si capisce, anche quello di contenuto più ricco, potè, per quel motivo, divenire immediatamente autocosciente, e formò così i nominati primordialmente creati, mentre il sedimento susseguente e proveniente di quello primo sedimento non più è tanto forte e deve svilupparsi in primo luogo a poco a poco per una divenire coscienza. Da quello si orginano gli spiriti umani.

Dovuto al contenuto più ricco della sua specie, i primordialmente creati si trovano, per quel motivo, nel posto supremo della Creazione, perché costituiscono il primo sedimento proveniente della sfera divino, mentre gli spiriti umani si originano solo del sedimento susseguente e, naturalmente, benché con piena maturità, non possono arrivare verso l'altezza di primordialmente creati, per la specie, più ricchi in contenuto, dovendo, tuttavia, rimanere nell'altezza della sua propria specie. Per scalare più alto qualcosa è loro necessario ancora, che non è possibile completare. Non sia che fosse loro proporzionato qualcosa direttamente della forza viva di Dio, quello che, tuttavia, non può succedere per la strada naturale di transizione, ma sì bisognerebbe provenire da una parte viva di Dio, trasferita per la Creazione, ogni volta che con lei, come forza propria, realmente viva, rimane neutralizzato il raffreddamento dell'irradiazione, che al contrario succederebbe imprescindibilmente nella transizione. Ella sta solo, pertanto, in condizioni di unire qualcosa ad un spirito umano attraverso la sua diretta irradiazione propria, quello che lo facilita passare quello limiti della regione dei primordialmente creati.

Dopo del lancio delle irradiazioni ferma oltre limitali della sfera divino, cioè, nel principio della Creazione, si originano un annesso all'eterno Burgo del Graal, che si trova in quello limiti estremo, nell'altro lato, pertanto, nella parte più spiritualizzata della Creazione, in modo che anche primordialmente creati, del suo lato, possano visitare la parte nuova del Burgo nello spirituale, fino a quello limiti superiore determinato per la sua specie. Un passo verso l'alto, cioè, verso la sfera divino, significherebbe per essi un immediato svenimento, un consumarsi nell'incandescenza bianca, se... potesse cedere quello passo. Ma quello è impossibile, perché sarebbero semplicemente respinti per la pressione molto più forte della sfera divino, alla quale non sono abituati, o, detto di un'altra forma, quella pressione non lascia loro entrare. Di modo completamente naturale ostacola loro l'entrata, senza che lì abbia bisogno più di avvenimento qualcosa.

Qualcosa di simile avviene per gli spiriti umani sviluppati in relazione ai primordialmente creati, e della piana esistenziale di essi.

Così, il Burgo del Graal col suo annesso spirituale si trova oggi come mediatore tra il divino e la Creazione. Attraverso lui devono passare tutte le irradiazioni necessarie alla Creazione, ed il Figlio dell'Uomo, come Re del Graal, è l'unico mediatore che può oltrepassare quello limiti della Creazione verso il divino, dovuto alla sua specie di origine, che lega il divino con lo spirituale. Per quello motivo bisognava accadere il mistero di quello legame.

Solo molto sotto a quello Burgo del Graal e della regione dei primordialmente creati si trova il Paradiso, come punto più alto e più bello per gli spiriti umani che, per la piena maturità nella volontà divino, si sottomisero alle leggi delle sue irradiazioni. — —

Io non voglio andare a dettagli qui, affinché l'immagine del fenomeno in se non sia estesa eccessivamente. Su quello pubblicherò ancora libri per la scienza terrena, destinati allo studio dei processi isolati come, per esempio, lo sviluppo nei diversi piani, il suo attività uno sotto l'altro e così via. Nulla può divenire omesso, altrimenti porta un'apertura, che gli ordini immediatamente contengono alla sapere umano.

Ritornando, dunque, un spirito umano terreno nella sua maturità dopo lunga peregrinazione, a limitali determinati alla sua specie, pertanto, all'inizio di una pressione più forte, non potrà arroventarsi più ancora di quello che la sua piena maturità gli permette già di arroventare. La pressione maggiorata di una forza ancora più intensificata doveva fare sciogliere e bruciare la specie della sua costituzione, trasformarlo per il grado di caldo più elevato, con quello che suo io si perde. Allora non più potrebbe sussistere come spirito umano e bisognerebbe bruciare, disfandosi nella Luce bianca, mentre egli sverrebbe già nella regione di primordialmente creati, dovuto alla pressione più elevata lì regnante.

La Luce bianca, cioè, l'irradiazione di Dio, dove solamente quello che è divino può mantenersi cosciente, contiene, pertanto, in se tutti i componenti fondamentali della Creazione, i quali, nel raffreddamento lento, sedimentano verso sotto, si formano nel movimento e, formati, si riuniscono, tuttavia, non più si assorbono reciprocamente, ogni volta che la pressione corrispondente è loro necessaria per tanto. In ogni grado di raffreddamento si forma un determinato sedimento e rimane verso dietro. Primo il divino, dopo lo spirituale, e subito l'entità, fino a che finalmente solamente la materia fine e la materia grossalana continuano scendendo.

Di quella forma la Creazione è, nella verità, la sedimentazione del progressivo raffreddamento della Luce bianca, dell'irradiazione della Luce viva. Lo spirituale, bene come l'entità, possono formarsi solo ed informarsi in un grado di raffreddamento molto determinato, quello che corrisponde alla diminuzione della pressione dell'irradiazione di Dio.

Quando io parlo qui di un sciogliere o essere sciolto dello spirito umano, sotto una pressione eccessiva dell'irradiazione della Luce, allora, in quello limiti non è di considerarsi per caso il nirvana dei buddisti, come forse questi vogliano di buon gusto interpretare il mio chiarimento. Il mio attuale chiarimento commercia solamente del fenomeno nella direzione della Luce verso sotto, mentre il nirvana seria il punto culminante per la strada verso l'alto.

Lì serio passato un catenaccio; dunque, per arrivare di questa Terra fino al regno spirituale, il Paradiso, nel cui supremo limiti deve cercarsi questo punto, ogni spirito umano, in stato “autocosciente”, ha dovuto raggiungere già la massima maturità. Maturità secondo la volontà divino, e non per caso secondo l'opinione umana. Se no, non potrà entrare in quello regno. Si stia, tuttavia, come spirito cosciente di se, maturato fino a quello punto, sarà fermato rigorosamente, scartato in quello limiti per la maggiorata pressione della sfera divino. Non può andare avanti! E neanche lo vuole. Nella sfera divino non riuscirebbe mai a dilettarsi con le allegrie, ogni volta che là non più può essere spirito umana, ma seria dissolvenza, mentre, nel regno spirituale, nel Paradiso, trova allegrie eterne e, con gratitudine, né più pensa di volere totalmente essere sciolto.

Inoltre, nella sua piena maturità, egli è necessario per l'elevazione ed il perfezionamento dei piani che rimangono sotto lui che, in nuovi sedimenti, sono solamente capaci di resistere ad una pressione ancora meno forte di quello che egli proprio. Là egli, lo spirito umano, è il maggiore, perché resiste più forte ad una pressione, fino a ha bisogno di lei. — — —

La missione dello spirito umano, dunque, in quelle covate inferiori è, con la forza in lui inerente, aprire tutto quello che sotto questo egli, tanto quanto è possibile, all'influenza delle irradiazioni pure della Luce, e così potere agire come mediatore, attraverso il quale può penetrare più forte pressione, proporzionando benedizioni per tutto il resto, perché può ricevere quella pressione più elevata e, condividendo, trasmetterla, la quale, purificando, disintegra tutto quello che è impuro.

Sfortunatamente, in quello la creatura umana procedè male. Buono che, nelle Creazioni, si sviluppò tutto quello che dovevo svilupparmi fino ad ora, seguendo la pressione o l'impulso, tuttavia, di modo errato, perché la creatura umana mancò non solamente qui, ma di modo ingannatore hai condotto perfino verso sotto, invece di verso l'alto! Per quello motivo si originano solamente brutte caricature di tutto, invece di bellezza naturale.

Essere naturale, tuttavia, significa salire, sforzarsi in direzione verso l'alta, seguendo l'attrazione della forza viva. Perché nella semplicità tutto si sforza solamente verso l'alto, come ogni erba, ogni fiore, ogni albero. Di quella forma, deplorevolmente, ancora esteriormente quello che la volontà umana ha condotto presenta solo somiglianza con quello che ella doveva spingere.

Una ricca vita interna, per esempio, nell'osservazione superficiale può essere molte volte confusa esteriormente col vuoto che si mostra nello snobismo. Venerazione pura di ogni bellezza è, nelle sue manifestazioni, nel principio, anche simile al ribasso brama; perché entrambe presentano un certo grado di entusiasmo, tuttavia, solamente uno è legittima, l'altra è falsa e serve solamente come mezzo alla finalità. Così, la vera grazia è sostituita per la vanità, il vero servire, simulato per l'ambizione. Di quella maniera prosegue in tutto quello, che l'essere umano ha creato. Solamente raramente le sue strade conducono alla Luce. Quasi tutto inclina verso le tenebre.

Quello deve essere estirpato, affinché di quella Sodoma e Gomorra venga, ora, il Regno di Dio nella Terra! Tutto finalmente verso l'incontro della Luce, per quello che l'essere umano è il mediatore!

— — —

Dalla luce, da Dio io non parlo. Mi è troppo sacro! Inoltre, l'essere umano potrei comprenderlo mai, deve accontentarsi per tutta l'eternità, che Dio è!

Messaggio del Graal di Abdrushin


Contenuto

[Messaggio del Graal di Abdrushin]  [Risonanze al Graal Messaggio] 

contatto