Un gran errore corre già da millenni: la supposizione che Gesù di Nazaret fu contemporaneamente il Figlio di Dio e le tante volte menzionato Figlio dell'Uomo è sbagliata! In Gesù di Nazaret fu rossa *(Inserida nell'esistenza terrena) una parte della divinità, al fine di estendere il ponte sull'abisso tra la divinità e l'umanità che la propria umanità aprì attraverso la coltivazione dell'intelletto ascritto a spazio e tempo. Di quella forma, Gesù fu Figlio di Dio, come una parte di Lui che compiè la sua missione tra l'umanità, quello che suolo ha potuto realizzare in carne e sangue. Ancora con l'incarnazione, continuò essendo Figlio di Dio.
Ma se era Figlio di Dio, allora non poteva essere Figlio dell'Uomo; perché si trattano di due. Ed egli fu ed ancora è Figlio di Dio! Chi è, pertanto, il Figlio dell'Uomo? *(Lezione n° 60: Il Figlio dell'Uomo)
I discepoli avevano percepito già che Gesù parlava nella terza persona quando si riferiva al Figlio dell'Uomo, e si domandavano a quello rispetto. Le tradizioni furono scritte nella propria presupposizione che Gesù, il Figlio di Dio, ed il Figlio dell'Uomo dovessero essere una sola persona. Su quello tutti orientarono anticipatamente i suoi racconti, e così, involontariamente o inconcientemente, propagarono errori.
Quando Gesù parlava del Figlio dell'Uomo, allora lo faceva con la visione prospettiva della venuta dello stessa. Egli proprio l'annunciò, una volta che la venuta del Figlio dell'Uomo si trova in diventa amico connessione dell'attuazione del Figlio di Dio. Diceva: “Quando, tuttavia, venga il Figlio dell'Uomo...” etc.
Si tratta di un movimento circolare, come in ogni parte nella Creazione. La divinità è scesa verso l'umanità, nella persona di Gesù, al fine di portare la Verità e seminarla. La seminagione è germinata, i frutti sono maturati per il raccolto, ed ora l'umanità, nel movimento circolare, per mezzo della Verità portata per il Figlio di Dio, deve alzarsi, maturata, verso la divinità nella persona del Figlio dell'Uomo e, attraverso questo, nuovamente riallacciarsi intimamente con Dio.
Quello non deve essere preso solamente di modo puramente simbolico, *(Metafora) come molti suppongono, ma sì che la Parola si realizzerà letteralmente attraverso una persona, così come succedè con Gesù. Tra le due persone, Gesù, il Figlio di Dio, ed il Figlio dell'Uomo si trova l'enorme karma dell'umanità.*(Il destino dell'umanità)
Gesù si è diretto alla festa Pasqua, a Gerusalemme, dove molti paesi della Terra erano rappresentati. Le persone inviarono messaggeri per il Getseman, al fine di cercare Gesù. Fu l'epoca in cui gli esseri umani, presi di odio e di brutalità terrena, ordinarono i suoi messaggeri che cercasse l'Inviato di Dio. Fissate dunque, al momento in che egli uscì dal giardino, stando essi fermi davanti a lui, con armi e torce, con pensieri di distruzione.
Quando il Figlio di Dio pronunciò le parole: “Io lo sono!”, dandosi con quell'all'umanità, ebbe inizio l'enorme karma con che l'umanità si è sovraccaricata. Da quello momento in avanti ha pesato sull'umanità, forzandola, di accordo con le leggi inesorabili dell'Universo, sempre di più verso la Terra, fino ad avvicinarsi il riscatto finale. Ci troviamo vicino a quello!
Chiuderà come un circuito ovale. Il riscatto verrà attraverso il Figlio dell'Uomo!
Quando gli esseri umani, dovuto ai gravi avvenimenti, rimangano scoraggiati, disperati, ed esausti, piccoli, molto piccoli, allora sarà arrivata l'ora in cui desidereranno per il promesso Inviato di Dio e lo cercheranno! E quando sappiano dove egli si trova, invieranno, come anticamente, messaggeri. Tuttavia, éstes non porterà nel suo interno, allora, pensieri di distruzione e di odio, ma, attraverso essi, l'umanità verrà da quella volta esausta, umile, supplicante e riempie di fiducia nella direzione di quello che fu scelto dal Supremo Dirigente di tutti i mondi per liberarli dell'espulsione, di quello che porta loro aiuto e liberazione delle afflizioni, tanto spirituali come terreni.
Anche eses messaggeri domanderanno. E come anticamente il Figlio di Dio, nel Getseman, pronunciò le parole: “Io lo sono!”, con quello che il karma dell'umanità ebbe inizio, di uguale maniera l'Inviato di Dio risponderà di questa volta con le stesse parole: “Io lo sono!”, e con quello si dissolverà, allora, il pesante karma dell'umanità. Le stesse parole che fecero girare la gran colpa sull'umanità piena di odio di quell'epoca, la ritireranno nuovamente con la stessa domanda dell'umanità che arriva ora sospettosa e, tuttavia, confiante e supplicante.
Il movimento circolare di quello karma è immenso e, tuttavia, condotto di modo tanto fermo ed esatto che le profezie si realizzeranno in lui. E dal momento in cui quelle parole siano pronunciate per l'umanità, per la seconda volta per un Inviato di Dio, prende la direzione ascendente. Suolo allora incomincia, di accordo con la volontà del Supremo, il Regno della Pace, non prima!
Vedete, di un lato, i messaggeri dell'umanità, presi di odio, avvicinarsi del Figlio di Dio, legandolo e maltrattandolo, apparentemente trionfando su lui. A quello si segue, allora, la costante decadenza, provocata per loro stessi, dentro l'inevitabile reciprocità. Con quello, tuttavia, contemporaneamente, anche il rinvigorimento e maturità di una seminagione lanciata per Gesù. Ora si avvicina, annunciato per il proprio Gesù, il Figlio dell'Uomo, come Inviato di Dio che, a servizio del Figlio di Dio, continua e completa la sua opera, portando il raccolto e separando, di quella forma, secondo la giustizia divina, il loglio del grano.
Gesù, il Figlio di Dio, è sceso verso gli esseri umani per amore, al fine di ristabilire il legame che l'umanità ha rotto. Il Figlio dell'Uomo è l'Uomo che sta in Dio e che finisce il legame nel movimento circolare, in modo che nuovamente la pura armonia possa fluire attraverso la Creazione intera.