Per tale chiarimento è necessario prima il sapere che l'essere umano terreno non si trova nella Creazione primordiale, ma in una Creazione susseguente. La Creazione primordiale è, unica ed esclusivamente, il regno spirituale realmente esistente per se, conosciuto per le creature umane come il Paradiso il cui apice costituisce il Burgo del Graal col portone verso il divino che si trova fuori della Creazione. La Creazione susseguente, tuttavia, è così il famoso “mondo” nella sua eterna circolare orbitale, sotto alla Creazione primordiale, ed i cui universi solari isolati stanno soggetti alla formazione e la disintegrazione, pertanto, maturando, invecchiare e decomporre, perché non sono stati allevati direttamente per il divino, come l'eterna Creazione primordiale, il Paradiso. La Creazione susseguente originati della volontà dei primordialmente domestici e è soggetta all'influenza degli spiriti umani in svolgimento il cui strada evolutiva passa attraverso quella Creazione susseguente. Per quella ragione anche l'imperfezione in lei, non contraria nella Creazione primordiale, che sta soggetta all'influenza diretta del divino Spirito Santo.
Per consolazione dei primordialmente creato, completamente disperati dovuto all'imperfezione ciascuna volta maggiore della Creazione susseguente, la quale Lei verso sentire sempre di più, fu chiesto dal divino: “Aspettate quello che Io scelsi . . . per il vostro aiuto!”, come fu interpretato nella leggenda del Graal, ragionevolmente nitido, come ritrasmissione proveniente della Creazione primordiale. —
Ora, al proprio tema: ogni azione terrena può essere considerata solamente come espressione esterna di un processo interno. Per “processo interno” si capisce una volontà dell'intuizione spirituale. Ogni volontà dell'intuizione è azione spirituale che Lei ritorno incisivo per l'esistenza di un essere umano, perché provoca ascensione o discesa. In caso alcuno può essere posizionato nello stesso scalino che la volontà dei pensieri. La volontà dell'intuizione si riferisce al nucleo del proprio essere umano, la volontà dei pensieri, tuttavia, solamente ad un circolo esterno, più debole. Tuttavia, né sempre entrambe necessitano anche diventare terrenalmente visibili, nonostante il suo effetto incondizionato. L'azione terrena, grosso-materiale, non è necessario per accumulare un karma. D'altra parte, non esiste nessuna attività terreno grosso-materiale alla quale non dovesse precedere una volontà dei pensieri o una volontà dell'intuizione. L'attività terrenalmente visibile, pertanto, è dipendente della volontà dei pensieri o della volontà dell'intuizione, ma non la cosa rovesciata.
Quello che è realmente incisivo per l'esistenza di un spirito umano, per la sua ascensione o discesa, sta, tuttavia, ancorato di modo più forte nella volontà dell'intuizione, alla quale la creatura umana mette quasi neanche attenzione, ma ferma il cui effetto incondizionato, che non fallisce mai, non c'è nessuna fuga, neanche qualunque palliativo o adulterazione. Solamente in quello risiede il vero “vivere” dello spirito umano; perché la volontà dell'intuizione è l'unica leva per lo scatenamento delle onde di forza spirituale, che si trovano nell'opera dell'Creatore e che aspettano solamente quello stimolo della volontà dell'intuizione degli spiriti umani, per portarli allora immediatamente all'effettività, di modo moltiplicano maggiorato. Esattamente a quello fenomeno tanto importante, la cosa più importante perfino, l'umanità ha messo fino ad ora poca attenzione.
Per tale motivo voglio segnalare sempre di nuovo verso un punto principale, apparentemente semplice, ma che rinchiude tutto in se: la forza spirituale, che permeando l'opera della Creazione, puoi ottenere solo legame con la volontà dell'intuizione degli spiriti umani, tutto il resto rimani escluso di un legame!
Già la volontà dei pensieri non può ottenere più nessuno legame, molto meno qualunque prodotti della volontà dei pensieri. Quello fatto escludi tutta la speranza che qualche volta la vera forza principale nella Creazione potesse essere messa in correlazione con chiunque “invenzione”! In contro quello è passato un catenaccio inamovibile. L'essere umano non conosce la forza principale, neanche i suoi effetti, pesi trovarsi dentro lei. Quello che questo o quello pensatore o inventore immagini come forza primordiale, non lo è! Si tratta allora sempre solamente di un'energia molto secondaria, della quale potranno ancora essere scoperte molte con effetti sorprendenti, senza con quell'avvicinarsi almeno propriamente un passo della forza, della quale lo spirito umano si serve giornalmente da modo incosciente. Deplorevolmente come che giocando, senza mettere attenzione alle orribili conseguenze di quella smisurata leggerezza! Nella sua irrestricta ignoranza, cerca sempre di deviare criminalamente la responsabilità delle conseguenze per Dio, quello che, tuttavia, non lo libera della grande colpa con la quale si sovraccarica per suo... non volere sapere.
Voglio cercare di presentare qui un'immagine chiaro. Una persona, per esempio, intuisce invidia. Si dice comunemente: “L'invidia germogli da lei!” Al principio si tratta di un'intuizione generica, molte volte né chiaramente cosciente allo spirito umano. Quell'intuizione, tuttavia, ancora neanche plasmata in determinati pensieri, pertanto, senza avere ancora “arrivato” al cervello, è già quello che porta in se la chiave, che unicamente è capace di stabilire legame col “forza viva”, di formare il ponte verso là. Immediatamente fluisce allora tanto di quello “forza viva”, esistente nella Creazione per la riferita intuizione quanto sia la sua capacità di assimilazione, che è condizionata per la rispettiva forza dell'intuizione. Solamente con quello l'intuizione umana, cioè, “spiritualizzata”, Lei ritorno vivo in se e riceve l'enorme capacità generatrice (e non la forza di produrre) nel mondo di materia fine, che ritorno l'essere umano signore tra tutte le creature, la creatura suprema nella Creazione. Benissimo quello, tuttavia, lo lascia esercitare anche immensa influenza su tutta la Creazione susseguente, causando con quello... responsabilità personale, che creatura alcuna oltre a lui nella Creazione susseguente può avere, una volta che solamente l'essere umano possiede la facoltà determinante per tanto, la quale risiede nella costituzione dello spirito.
E solamente egli, in tutta la Creazione susseguente, contiene spirito nella sua minaccia più intimo ed ottiene per quel motivo, come tale, anche esclusivamente legame con la forza viva superiore che risiede nella Creazione susseguente. Da parte sua, primordialmente creato nel Paradiso è di spirito differente di quello che quelli che peregrinano per i mondi, i così chiamati esseri umani terreni, ragione per la quale la sua facoltà di legame si destini anche ad un'onda di forza differente, più elevata ed ancora molto più forte, della quale si usano coscientemente, potendo creare così modo naturale anche cose molto differenti di quello che i pellegrini dei mondi, ai quali appartengono gli esseri umani terreni il cui onda di forza superiore è solamente una gradazione dell'energia latente nella Creazione primordiale, come i propri esseri umani terreni sono solamente una gradazione del primordialmente creato.
Quello che fino ad oggi al sapere umano è stato necessario principalmente è la conoscenza delle molte gradazioni di tutto quello che si trova nella Creazione primordiale, che se loro diventano più deboli in direzione discendente, ed il riconoscimento che essi propri appartengono solamente a quelle gradazioni. Se questa comprensione abbia una volta penetrata correttamente, allora cade la presunzione di fino ad ora e così la strada verso la scalata rimane libera.
Collasserà allora per se, miseramente, la sciocca illusione che sono i supremi, che portano dentro se perfino ancora un po' di divino e, finalmente, sottrarrà solamente vergogna liberatrice. Il primordialmente creato, tanto più superiore e più prezioso, non possiede tale presunzione. Solamente sorridono compiacentemente dei persi vermi terreni, tali quale sorridono molti genitori dei chiacchieroni immaginativi dei suoi figli.
Ma noi ritorniamo all'intuizione. L'intuizione come questo fortificato di una persona, in gradazione susseguente che genera poi immediatamente, in un naturale modo una configurazione che mui di personificato esattamente la specie dell'intuizione! In quel caso, perché, l'invidia. All'inizio, la configurazione è in, procedere, accanto al suo generatore collegò l'est per un nutrice di sequenza. Comunque, in concomitanza sotto l'effetto della legge dell'attrazione della specie uguale, lei entra presto e naturalmente in contatto col luogo della concentrazione delle configurazioni di stessa specie e riceve di là rinforzamento vigoroso che, ora costituisce insieme con la configurazione nuova, l'atmosfera della materia fine della rispettiva persona.
In quell'intervallo, l'intuizione sale fino al cervello, e qui svegli pensieri di uguale specie che delineano nitidamente l'albo. Così, i pensieri Lei diventare canali o vie per dove le configurazioni seguono in direzione verso un albo molto determinato, al fine di lì causare danni, se trovino suolo per tanto. La persona vistata come albo, avendo in se suolo solamente puro, pertanto, volontà pura, non offre a quelle configurazioni nessuna area di aggressione, nessuna base di ancoraggio. Neanche per quel motivo esse Lei diventare per caso nuovamente inoffensive, ma se seguono a vagare isolatamente o si uniscono con le specie uguali nei suoi locali di agglomerazione che possono essere chiamati di “piani”, visto essere soggette alla legge della sua gravità spirituale e, per quel motivo, devono formare determinati piani, solamente i quali possono ammettere sempre e prendere specie uguali. Di quella maniera, tuttavia, seguono assolutamente pericolose per tutti quelli spiriti umani che non portano in se sufficiente purezza nella forte volontà verso il bene, e portano finalmente anche distruzione ai suoi generatori, una volta che rimangono sempre in legame con gli stesso, ed ininterrottamente lasciano rifluire per il cordone che nutre nuove energie di invidia per su essi che le proprie configurazioni ricevono dell'agglomerazione delle centrali. Per quel motivo non è tanto facile a tale generatore darsi nuovamente ad intuizioni più pure, perché rimane fortemente invalida dovuto al riflusso delle energie di invidia. È continuamente avulso di quello. È forzato ad usare molto più sforzi per la scalata, di quello che un spirito umano che non stia di tale modo paralizzato. E solamente davanti ad una costante volontà pura, termina, a poco a poco, un cordone che nutre del male, fino a che finalmente, asciugando, cada senza forze. Questa è una liberazione del produttore tale guaio, purché che la sua cosa ha sistemato non coltivi danno là; collegamenti nuovi immediatamente entrano da allora poi anche in vigore che quali vogliono essere risolti.
Per una dissoluzione di tali fili, diventa necessario, allora, un nuovo incontro, in Qui l'o in Più in là il, con le persone danneggiate per quello male, fino a che lì sorgano il riconoscimento ed il perdono. La conseguenza di quello è che una scalata del generatore di tali configurazioni non potrà precedere la scalata di quelli quale furono così raggiunti. I fili di legame o del destino lo mantengono, non appena non succeda una dissoluzione per la riparazione e per il perdono.
Ma quello non è ancora tutto! Quella volontà dell'intuizione ha, sotto il rinforzo del “forza” evviva, un effetto ancora molto maggiore; perché non solamente popola il mondo di materia fine, ma conduci anche i destini di tutta la Creazione susseguente, alla quale appartieni la Terra e tutti gli astri circonvicini! Interferisce, pertanto, anche nella materia grossolana. Di modo costruttivo o distruttivo! A tale rispetto doveva l'essere umano riconoscere quanti spropositi finalmente commise già, invece di compiere i suoi doveri oriundi delle facoltà del suo spirito, per la benedizione di questa Creazione susseguente e di tutte le creature. Molte volte l'essere umano domanda perché la lotta si manifesta nella natura e, tuttavia, l'entità nella Creazione susseguente si orienta... secondo l'indole delle creature umane! Con l'eccezione degli imprigionamenti di primordialmente creato. – Ma proseguiamo:
I prodotti della volontà dell'intuizione dello spirito umano, le configurazioni prima menzionate, non smettono di esistere dopo che si staccano dal suo generatore, ma continuano ad esistere in maniera autonoma, non appena stiano ricevendo nutrizione degli spiriti umani che hanno la stessa specie che esse! Non è necessario che sia il suo proprio generatore. Cercano opportunità per aggrapparsi a questo o quell'essere umano disposto a tanto o anche ad esseri umani deboli per una difesa. Esse sono, nel brutto senso, i demoni, oriundi dell'invidia, dell'odio e di tutto quando è simile. Nel buon senso, tuttavia, sono enti benefattori, che stabiliscono la pace con amore e favoriscono l'ascensione.
In tutti eses magnifici non è assolutamente necessaria un'azione terrenalmente visibile delle persone, ella aggiunge solamente nuove catene o fili che bisogneranno essere riscattati nel piano della materia grossolana, tornando necessario una reincarnazione, se la remissione non possa realizzarsi in una vita terrena.
Quelle configurazioni della volontà dell'intuizione dell'essere umano contengono in se forza, perché nascono della volontà spirituale in legame col “forza principale neutra” e, quello che è il più importante, perché con quello, quando sono formate, ricevono in se qualcosa dell'entità, cioè, quella specie da dove si districano i gnomi, etc. La volontà di un animale non può realizzare quello, perché l'anima dell'animale nuota ha di spirituale in se, ma solamente dell'entità. È, pertanto, un fenomeno che solamente si realizza nelle configurazioni della volontà dell'intuizione umana, che per quel motivo deve portare grande benedizione nel caso di volontà buona, ma incalcolabile disgrazia nel caso di volontà brutta, perché un nucleo entità di tali configurazioni possiede forza motrice proprio, legata alla capacità che influenza soprattutto quello che è di materia grossolana. E, con quello, la responsabilità dello spirito umano aumenta enormemente. La sua volontà dell'intuizione alleva, di accordo con la sua specie, gli enti di volontà buona, così come i demoni vivi.
Ambedue sono esclusivamente prodotti della capacità dello spirito umano nella Creazione susseguente. Tuttavia, il suo nucleo naturalmente motrice, e con quell'imprevedibile nella sua azione, non origina della enteralità con capacità di volontà, da dove provengono le anime dagli animali, ma di una gradazione inferiore a quello che non possiede capacità di volontà propria. Esistono anche nell'enteralità, come nella regione dello spirito situata per su ella, molte gradazioni e determinate specie, sulla quale devo parlare ancora specialmente.*(Lezione n° 49: La differenza nell'origine tra l'essere umano e l'animale)
Per chiarimento addizionale, serva ancora che anche l'entità trova contatto con una forza viva, latente nella Creazione che, tuttavia, non è la stessa alla quale la volontà dello spirito umano ha legame, ma solamente una gradazione di quello.
Precisamente le varie possibilità ed impossibilità di legame sono i più severi portinai dell'ordine nella Creazione susseguente, risultando in ferma ed inamovibile struttura in tutto il formare e decomporre.
Tanto lontano, pertanto, raggiunge l'attuazione dello spirito umano. Su quello guardate oggi gli esseri umani, gli osservando correttamente, e potrete immaginare quanto guasta causarono già. Principalmente quando lì siano considerate le ulteriori conseguenze dell'attività di quelle configurazioni vive che sono lanciate, se, per su tutte le creature! È, dunque, come la pietra che, una volta lanciata per la mano, rimane fuori del controllo e della volontà la lanciò di chi.
Al lato di quelle configurazioni, per le quali la descrizione della sua estesa attività ed influenza seria necessario un libro intero, esiste un'altra specie che sta in diventa amico legame delle stesso, ma che costituisce una sezione più debole. Nonostante quello, è ancora abbastanza pericolosa per disturbare molte persone, ostarli e perfino portarli all'inquietudine. Sono le configurazioni dei pensieri. Pertanto, le forme di pensieri, i fantasmi.
La volontà dei pensieri, pertanto, il prodotto del cervello terreno, al contrario della volontà dell'intuizione, non possiede la capacità di entrare in legame diretto con la forza principale neutra esistente nella Creazione. Dovuto a quello è necessario anche a tali forme il nucleo autonomo delle configurazioni dell'intuizione, le quali, in paragone con le anime degli animali, possiamo chiamare solamente di “ombre spirituale entità”. Le forme di pensieri rimangono incondizionatamente dipendenti del suo generatore, col quale sono legate in maniera simile alle configurazioni della volontà dell'intuizione. Pertanto, davanti ad un cordone che nutre che forma simultaneamente la via per gli effetti di ritorno della reciprocità. Su quella specie, tuttavia, parlai già precedentemente una volta di forma particolareggiata nella lezione “Forme di Pensieri”.*(Lezione n°22) per quel motivo, posso risparmiare una ripetizione in quello punto.
Le forme di pensieri sono, in relazione alla legge della reciprocità, lo scalino più debole. Nonostante quello, agiscono ancora da forma abbastanza disastrosa, potendo causare non solamente la rovina di spiriti umani isolati, ma perfino di grandi masse, bene come contribuire per la devastazione di parti intere dell'Universo, appena quando siano eccessivamente nutrite e coltivate dalle creature umane, ricevendo così un potere non immaginato, come succedè negli ultimi millenni.
Così, tutto il male nacque solamente attraverso i propri esseri umani. Attraverso la sua incontrollata ed errata volontà dell'intuizione e dei pensieri, bene come attraverso la sua imprudenza in quello! —
Questi due domini, il regno delle configurazioni della volontà dell'intuizione ed il regno delle forme della volontà dei pensieri umani, dove, naturalmente, anche spiriti umani accampamenti sono obbligati a vivere, costituivano esclusivamente il campo di lavoro e di visione dei maggiori “maghi” e “maestri” di tutti i tempi, che lì si complicano e per ultimo, per occasione di quell'oltrepassi, rimangono anche lì accurati. Ed oggi?
I “grandi maestri nell'occultismo”, i “illuminati” di tante sette e negozi massonici... non stanno in situazione migliore! Maestri essi sono solamente in quelli regni. Vivono tra le sue proprie configurazioni. Solamente lì possono essere “maestri”, no, tuttavia, nella vera vita di Più in là il! Tanto lontano mai va il potere e la maestria di essi.
Creature umane degne di ferisce, non importando se professano la magia nera o la bianca, come la specie della volontà, cattiva o buona... si tenevano e si tengono poderose nella forza dello spirito, quando, nella verità, sono meno di quello che una persona ignorante a tale rispetto. Questa, con la sua semplicità infantile, si trova molto sopra ai campi di attuazione, già per se inferiori, di tali ignoranti “principi dello spirito”, pertanto, più elevata nello spirito di quello che questi.
Tutto seria, sì, molto bello e buono, se gli effetti dell'attuazione di tali sommità potessero ricadere retroattivamente solamente su essi propri, ma tali “maestri”, coi suoi sforzi ed attività, lasciano più animate le covate inferiori, per se proprie insignificanti e, senza necessità, li agitano, li fortificano, così, al punto di diventarli pericolosi per tutto il debole uni nella difesa. Per altri, rimangono felicemente innocue; perché un spirito umano ingenuo che si rallegra con la sua esistenza in maniera infantile, si alza senza più né meno verso là di quelle covate inferiori, nelle quali i saputelli sguazzare, finendo per rimanere lì carcerati per le forme e configurazioni fortificate per essi propri. Per più serio di quello debba essere considerato, all'essere visto da sopra, si presenta indicibilmente ridicolo e triste, indegno dello spirito umano. Dunque, gonfiati per falsa presunzione e fioriti di bigiotterie, inseguono e formicolano attivamente al contorno, al fine di insufflare vita ad un certo regno. Un regno di ombre nel più vero senso, un mondo intero di apparenze, che Lei ritorno capace di simulare tutta la cosa possibile e la cosa impossibile. E quello che l'evocò in primo luogo, finalmente non è capace di espellerlo nuovamente, deve soccombere! Molti, dunque, esaminano con impegno, per là e per qua in quelle covate inferiori, supponendo con orgoglio che altezza colossale raggiunsero di quella maniera. Un spirito umano, chiaro e semplice, tuttavia, può passare negligentemente, senza più né meno, per quelle covate inferiori, senza avere che lì trattenersi in qualche modo.
Che cosa devo dire ancora su tali “sommità”? Né almeno uno darebbe uditi a quello, una volta che possono per un certo lasso di tempo dimostrare quello nel suo regno di apparenza che nella vera esistenza dello spirito vivo otterranno mai essere; perché là è determinato per essi: “servire”. Il volere essere maestro cessa rapidamente allora. Per quello motivo lottano contro quello, visto che molto è loro preso per la verità! È necessario il coraggio per sopportare quello. Chi lascerebbe cadere di buon piaccio tutta la strutturazione della sua immaginazione e delle sue vanità? Bisognassi essere in realtà una persona corretta e realmente grande! Ed un tale non sarebbe caduto in tali trappole dalla vanità.
Lì una cosa è solo rattristante: quanti, o per meglio dire, quanto poche persone sono tanto chiarite e firma in se; quanto poche dispongono ancora di tanto infantile ed allegra ingenuità, al fine di potere trasporre illese quelli piani, leggermente educati e continuamente fortificati per la volontà degli esseri umani. Per tutte le altre, tuttavia, sarà congiurato con quell'un pericolo che aumenta solo costantemente.
Se gli esseri umani, finalmente, che loro potrebbero divenire realmente veggenti in quello! Quanto guasti potrebbe essere evitata. Attraverso un'intuizione più pura, del pensare puro di ogni essere umano, tutti i piani ombrosi ed oscuri di Più in là il bisognerebbero rimanere presto tanto indeboliti che perfino agli spiriti umani lì mantenuti ed in lotta arriverebbe una redenzione più rapida, perché riuscirebbero a liberarsi più facilmente dell'ambiente uragano più debole. —
Esattamente come tanto grandi “maestri” qui nella Terra, anche nei Più in là spiriti umano esperienza tutto come essendo legittimo interamente nei diversi ambienti, nelle forme e nelle configurazioni, sia nelle regioni ombrose ed inferiori, o in quelle di materia fine già più elevate, più gradevoli... la paura così come l'allegria, la disperazione come la redenzione liberatrice e, tuttavia, né si trovano lì nel regno della vera vita, ma l'unica cosa realmente viva sono lì solamente essi propri! Tutto il resto, il suo ambiente molto vario e mutabile, può esistere solo attraverso loro stessi e dei suoi simile qui nella Terra.
Perfino il proprio inferno è solamente prodotto degli spiriti umani, esistendo, con effetto, e portando in se anche serio pericolo, scatenando sofferenze orribili, e, tuttavia, dipendente totalmente della volontà di tutti quegli esseri umani i cui intuizioni suppliscono l'inferno con forza per l'esistenza, a partire dalla forza neutra di Dio, alla quale si trova nella Creazione per utilizzo degli spiriti umani. L'inferno, pertanto, non è istituzione alcuna di Dio, ma un'opera delle creature umane!
Chi riconosce bene quello, approfittando allora di coscientemente quello riconoscimento, aiuterà a molti, anche egli proprio scalerà più facilmente verso la Luce, dove unicamente si trova tutta la vera vita.
Se gli esseri umani almeno una volta ancora se loro aprissero al punto di se loro diventano capaci per prevedere che il tesoro è alla Sua disposizione in questa Creazione! Un tesoro che dovrebbe essere trovato ed essere eretto individualmente per ogni spirito umano, ovvero, quello dovrebbe essere usato coscientemente: la forza neutrale e principale, così molte volte per me menzionarono. Ella non conosce la differenza tra il bene e male il, ma se si trova fuori di tali concetti, è semplicemente “forza viva”.
Ogni volontà dell'intuizione di una persona agisce come chiave da quello tesoro, stabilisce contatto con quella forza sublime. Tanto la volontà buona come la volontà brutta. Entrambe sono rinforzate e vivificate per il “forza”, perché questa reagisce immediatamente alla volontà dell'intuizione dello spirito umano. E solamente a questa, nient'altro là di quello. La specie della volontà è determinata dall'essere umano, sta esclusivamente nelle sue mani. La forza non conduce né quello che è buono, neanche quello che è cattivo, ma ella è semplicemente “forza” e vivifica quello che l'essere umano volle.
Comunque, importantemente, in questo collegamento, sarà conosciuto che umano di essere che questa forza stimolante non porta in se stesso, ma possiede solamente la chiave in somma nell'abilità delle sue intuizioni. Lui è un amministratore di questa forza creativamente formando che funziona successivamente il suo volendo. Per quello motivo, deve prestare conti dell'attività amministrativa che esercita ad ogni ora. Incoscientemente, tuttavia, gioca così con fuoco quale bambino ignorante e, per quel motivo, come tale, causa grandi danni. Non ha bisogno, tuttavia, di essere ignorante! Quello è il suo errore! Tutti i profeti e per ultimo il Figlio di Dio si impegnarono a provvedere chiarezza al riguardo di quello punto davanti a parabole ed insegnamenti, in mostrare la strada che le creature umane devono seguire, di che maniera devono intuire, pensare ed agire, al fine di condotta di modo certo!
Era invano comunque. Con quello potere incommensurabile, fiducioso ad essi, gli esseri umani continueranno a giocare solamente secondo suo proprio sembrare, senza sentire le avvertenze e consigli della Luce, e portano così finalmente il collasso e la distruzione delle sue opere ed anche di se propri; perché quella forza agisce da modo interamente neutro, fortifica tanto la buona come la brutta volontà di un spirito umano, ma dovuto a quello distrugge, di modo freddo e senza tentennare, anche il veicolo e l'autista, come succede con automobili condotte erroneamente. L'immagine è sicuramente abbastanza chiara infine. Davanti alla volontà ed i pensieri, gli esseri umani guidano i destini di tutta la Creazione susseguente, bene così come quelli di loro stessi, e niente sanno di quello. Favoriscono il fiorire o il terminare, possono raggiungere elevazione nella maggiore armonia o anche quella confusione caotica che attualmente passa! Invece di costruire sensatamente, solamente svendono senza necessità il tempo e l'energia con tante vanitose futilità. Sensati richiamano ora a quello di punizione e giudizio, quello che è corretto in un certo senso, e, tuttavia, sono stati i propri esseri umani che forzarono tutto quanto ora succede.
Ci furono già molte volte pensatori ed osservatori che presentirono tutto quello, ma si sbagliarono nell'erronea supposizione che quello potere dello spirito umano Lei manifestasse come un segno della propria divinità. Quello è solamente un inganno, risultato di osservazione esterna ed unilaterale. Lo spirito umano non è né Dio, neanche divino. Quelli tali che pretendono essere saggi, vedono solo l'aspetto esterno dei fenomeni, ma non il nucleo. Negli effetti, confondono la causa. E, deplorevolmente, nacquero di quell'insufficienza molte dottrine erronee e presunzioni. Per quel motivo, una volta ma accentuo: la forza del Dio, che sempre tira attraverso la Creazione e resti in lei è prestata solamente tutto umani di spiriti. Essi possono dirigerla, quando si usano di lei, ma non la contengono in se, ella non appartieni loro! Tale forza appartiene solamente al divino. Questo l'usa, tuttavia solamente verso il bene, perché neanche il divino conosce le tenebre. Comunque, umani di Spiriti, che lei è prestata crearono con lui un assassino è scavare!
Per quel motivo più una volta chiedo insistentemente tutti: conservate puro il faretto della volontà e dei vostri pensieri, con quello stabilirete la pace e sarete felici! Di quello modo la Creazione susseguente, finalmente, si assomiglierà ancora alla Creazione primordiale, nella quale regnano solamente Luce ed allegria. Tutto quello stai nelle mani degli esseri umani, nella capacità di ogni spirito umano autocosciente che non più rimani un straniero in questa Creazione susseguente!— —
Molti dei miei uditori e lettori, intimamente, desidereranno che io alleghi ancora ai chiarimenti qualche immagine che condice con tale fenomeno, proporzionando un panorama vivo per migliore comprensione. Ad altri, da parte sua, questo disturberà. Può avere anche quelli che dicano a se stessi che io con quello debilito la serietà di quello che fu detto, perché facilmente la riproduzione di un fenomeno vivo in quelli piani può essere considerata come fantasia o chiaroveggente. Qualcosa di simile dovetti perfino già sentire, quando ho pubblicato il mio lezioni: “Il Santo Graal” e “Lucifero”. Tuttavia, le persone che investigano a fondo, e che non hanno gli uditi spirituali chiusi, intuiranno anche quello, per quello che quello è detto per mio. A quelle, unicamente, si destina anche l'immagine che voglio dare al riguardo; perché loro sapranno che non è nè fantasia nè chiaroveggente, ma molto più.
Prendiamo, dunque, un esempio: una madre mise fine alla sua vita per annegamento, trascinando con sé alla morte terrena suo figlio di due anni. Al risveglio in Più in là il, ella si trova allora approfondendo in acque lugubri, fangose; perché quell'ultimo e terribile momento dell'anima Lei tornó vivo nella materia fine. È il posto dove tutte le specie uguali soffrono la stessa cosa insieme a lei, in continuato tormento. Conserva nelle braccia suo figlio che si aggrappa con angoscia mortale a lei, benché nell'atto terreno ella l'abbia lanciato prima alle acque. Quelli momenti terribili lei dovrà vivere durante un periodo più piccolo o più grande, di accordo con la sua costituzione spirituale, dovrà rimanere, pertanto, Lei soffocando permanentemente, senza che lì arrivi ad un fine, senza perdere la coscienza. Può durare decenni o ancora più, fino a che svegli nella sua anima quello legittimo grido di soccorso, basato in pura umiltà. Quello non succede con facilità; perché nella sua periferia esiste solamente specie uguale, ma nessuna Luce. Sente solamente maledizioni orribili ed imprecazioni, parole crude, vedi solamente brutale mancanza di considerazione.
Col tempo, allora, forse gli irrompa in primo luogo l'impulso di per lo meno proteggere il figlio di quello, o di tirarlo fuori da quell'ambiente orribile e del pericolo e tormento continui. Angosciata, nel proprio dovere approfondirsi, ella lo mantiene, per quel motivo, sopra alla superficie fetida e viscosa, non appena molte altre figure ad intorno suo, a lei aggrappandosi, cercano trascinarla ottengo verso le profondità.
Quelle acque pesanti come piombo sono i pensieri vivificati nella materia fine, ma ancora senza contorni nitidi, dei suicidi per annegamento, bene come di tutti quelli che si trovano ancora nella Terra e si occupano con pensieri simili. Questi hanno legame tra se e, Lei attraendo di modo reciproco, conducono mutuamente sempre nuovi rinforzi, con quello che i tormenti ringiovaniscono infinitamente. Tali acque bisognerebbero asciugare, se invece di quegli afflussi di uguale specie affluisse della Terra onde di pensieri rinfrescanti, allegri, pieni di vita.
La preoccupazione, dunque, per il bambino, il quale l'istinto naturale materno può col tempo aumentare fino ad un amore affezionato e curati, riceve forza abbastanza al fine di formare il primo scalino di scala di salvezza per la madre che la conduce verso fuori di quello tormento che lei stessa creó per se, davanti a tale fine prematuro della sua esistenza terrena. Desiderando ora proteggere il bambino del tormento per lui quale ella propria lo trascinò, ella nutre qualcosa di più nobile in se, quello che riesce finalmente ad elevarla verso il prossimo ambiente, non tanto lugubre.
Il bambino nelle sue braccia non è, nella realtà, l'anima viva del figlio che ella trascinò con sé verso le acque, ammazzandolo. Tale ingiustizia non può succedere. Nella maggioranza dei casi, l'anima viva dal bambino gioca in paraggi soleggiate, mentre il bambino nelle braccia della madre in lotta è solamente... un fantasma, una configurazione viva dell'intuizione dell'assassina ed anche... dal bambino! Può essere allora pertanto una configurazione di colpa, originata, sotto la pressione della coscienza di colpevolezza, o una configurazione della disperazione, dell'odio, dell'amore, non importa, la madre suppone che sia il proprio figlio vivo, perché la configurazione si assomiglia perfettamente al bambino e così pure si muove, piange, etc. non voglio entrare neanche in tali particolari nelle molte variazioni.
Innumerabili fenomeni potrebbero essere descritti i cui specie si trovano sempre legate precisamente alle azioni precedenti.
Una cosa, tuttavia, voglio ancora menzionare come esempio, che modo succede la transizione di Qui il verso Più in là il.
Ammettiamo che una signora o una giovane sia arrivata nella situazione non desiderata di essere madre e che, conformi deplorevolmente succede molto frequentemente, abbia fatto qualcosa in contro quello. Benché tutto sia successo, in casi specialmente favorevoli, senza danni corporei, tuttavia, con quello l'atto non sta in concomitanza riscattato. Il mondo di materia fine, come ambienti dopo la morte terrena, registra di modo esatto e non influenzabile. Dal momento in che quello succedè, si aggrappò al collo di materia fine della madre irresponsabile il corpo di materia fine dal bambino in formazione, per non uscire da quello posto fino a che l'atto sia riscattato. Evidentemente, questo il rispettivo giovane o signora non noterà non appena vivere nella Terra, nel corpo di materia grossolana. Nel massimo sentirà, come effetto, volta o un'altra, una certa sensazione leggermente angustiante, perché il piccolo corpo di materia fine dal bambino in relazione al corpo di materia grossolana ha la leggerezza di una piuma, e la maggioranza dei giovani, oggi, è troppo smussata per sentire quello piccolo fagotto. Quell'ottundimento, tuttavia, non costituisce nessun progresso, neanche un segno di salute robusta, al contrario, significa retrocessione, il segno di stare seppellito spiritualmente.
Al momento della morte di terra il difficile e la densità del corpuscolo dei bambini aderenti divengono similmente comunque, col corpo di fine-materiale ora bollato fuori dal corpo di terra della madre e perciò il peso assoluto. Causerà al corpo di materia fine della madre, immediatamente, gli stessi scomodi come nella Terra l'aggrapparsi di un corpo infantile di materia grossolana al suo collo. Come la natura dei fatti anteriori, quello può crescere fino ad un tormento asfissiante. Dovrà la madre caricare in a Più in là il quello corpo infantile e di lui non sarà libero fino a che in lei svegli l'amore materno, cercando allora, di modo accurato, proporzionare al corpo infantile tutte le agevolazioni ed attenzioni, penosamente e con sacrificio della propria comodità. Fino a lì, tuttavia, molte volte è molto una strada, pieno di spini!
Quegli avvenimenti non smettono di avere naturalmente anche una certa allegria triste. È solo abbastanza immaginare che qualsiasi persona della quale il setaccio di muro è stato rimosso fra il Su questo lato e l'Oltre, entri in una famiglia o riunione sociale. Lì forse si trovino signore sedute in animata chiacchierata. Una delle signore o “donzelle” emette con vivace morale durante la chiacchierata giudizi riprovatori sui suoi simile, non appena che la visita vedi, appeso giustamente nel collo di quella tanto vivace od orgogliosa, uno o fino a vari piccoli corpi infantili. E non solamente quello, ma in ognuna delle altre persone appendono le opere della sua vera volontà, nitidamente visibili, che frequentemente si trovano nella più grottesca opposizione con le sue parole e con quello che gli piacerebbe dimostrare e che cerca anche rappresentare davanti al mondo.
Quante volte un giudice si sente molto più sovraccarico di colpa davanti un imputato per lui proprio condannato di quello che questo lo è. Quanto rapido passeranno i pochi anni terreni, ed allora egli starà davanti al suo giudice, davanti a lui quale valgono altre leggi. E che cosa, allora?
Deplorevolmente, nella maggioranza dei casi, l'essere umano riesce ad ingannare il mondo di materia grossolana di modo facile, nel mondo di materia fine, al contrario, quello è impossibile. Là, felicemente, l'essere umano dovrà mietere realmente quello che seminò. Per quel motivo nessuno deve disperarsi se qui nella Terra, temporaneamente, l'ingiustizia mantenga il predominio. Non un solo pensiero orribile rimane impunito, anche se lui non è divenuta atto di grossolane-materiale.